Imagine me & you

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Imagine me & you

Rachel ed Heck, compagni di gioco, migliori amici ed infine fidanzati, sono pronti a compiere il grande passo: sposarsi. Ma proprio mentre sta attraversando la navata della chiesa in abito da sposa, Rachel incrocia lo sguardo di una donna, Luce, fioraia londinese che, proprio il giorno del matrimonio di Rachel, è stata incaricata degli addobbi. E' un colpo di fulmine, anche se nessuna delle due è disposta ad ammetterlo...
stefania86 ha scritto questa trama

Titolo Originale: Imagine Me & You
Attori principali: Piper Perabo, Lena Headey, Matthew Goode, Celia Imrie, Anthony Stewart Head, Darren Boyd, Sue Johnston, Boo Jackson, Sharon Horgan, Eva Birthistle, Vinette Robinson, Ben Miles, Mona Hammond, Rick Warden, Ruth Sheen, Justine Mitchell, Gerard Horan, Angel Coulby, Ben Willbond, Sharon Duncan-Brewster, Tom McKay, Kellie Bright, John Thompson, Philip Bird, Krishan Naidoo, James Thorne, Andrew Dunford, Carl M. Smith, Mostra tutti

Regia: Ol Parker
Sceneggiatura/Autore: Ol Parker
Colonna sonora: Alex Heffes
Fotografia: Ben Davis
Costumi: Dulcie Scott, Consolata Boyle
Produttore: Sophie Balhetchet, Andro Steinborn, Barnaby Thompson, Stefan Arndt, Lynda La Plante, James Spring, David M. Thompson
Produzione: Germania, Gran Bretagna, Usa
Genere: Drammatico, Commedia, Romantico
Durata: 93 minuti

Dove vedere in streaming Imagine me & you

22 Aprile 2012 in Imagine me & you

Raramente mi capita di “mandare avanti” un film per estenuazione. Con questo mi è successo.
Brutto, povero di soggetto, perbenista, condito dall’urticante presenza di una Piper Perabo poco credibile. Zuccheroso all’ennesima potenza, non tocca il tema dell’omosessualità in maniera matura e responsabile, ma in maniera superficiale e scialba.
A mio avviso si è cercato, malamente, di creare un film commedia relativamente leggero sull’argomento omosessualità senza riuscirvi. Peccato, dalla trama prometteva bene.

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stereotipi girati male ma almeno happy end / 24 Ottobre 2011 in Imagine me & you

la qualità è quella, mediocre, vivaddio finisce bene, sembra solo ieri che se c’era un gay, maschio o femmina poco importa, tutto volgeva in tragedia. Ma rimane una sciocchezzuola con una miriade di sottotrame poco sviluppate messe lì a caso. Loro sono tutti belli e positivi, il realismo non è di queste parti, ma come dire, accade spesso in tutte le commedie romantiche, non è questo il problema.

Piuttosto è il montaggio, bruttino, la vischiosità del tutto per cui questo sentimento/attrazione cresce, ma non lo si vede crescere affato, lui è in crisi con il lavoro (ma come siamo politicamente corretti! ma come rifiutiamo la speculazione finanziaria per scrivere, cosa non si deve ancora vedere!) che ne fa tanto bravo ragazzo e serve per capire la rinuncia finale (!) e la mancanza di sesso. Adesso io dico a stereotipi siamo arrivati abbastanza in alto (le lesbiche in canotta e jeans, dinoccolate, vegetariane, però che tocco controcorrente! la lesbica non capisce nulla di calcio, uaho, più comune di quel che si creda, tutto bilanciato dalla battuta sulle tenniste), però perchè solo due bacetti? Qui sembra che nessuno faccia sesso, almeno i due sposini novelli ci si immagina che qualcosa abbiano fatto, eppure quei letti candidi e quegli abbracci fraterni, insomma è una cosa castissima già alla prima battuta in cui lo sposo viene retrocesso a Migliore amico. Ma poi il sesso non fatto è il centro, nella coppia anziana, nella amica single, nel puttaniere che si innamorerà solo di un figlio. E loro due niente, così non si fa, almeno non si fa più. Due o tre rotolamenti fra le lenzuola, almeno alla fine, potevano pure infilarli. Regia raso zero in cui non capisci perchè ad un certo punto partano i primi piani…

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