Tom e Alma / 3 Gennaio 2024 in I'm Your Man

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Una storia d’amore anomala, che procede per gran parte del film giocando sul contrasto spesso comico tra la perfezione robotica dell’assillante Tom e l’insofferenza della solitaria Alma (che non si capisce perché sia stata scelta per testare l’automa, visto che sembra non averne alcun bisogno). Ma alla fine, come ci si poteva aspettare, un sentimento sboccia – per venire quasi subito represso dalla donna, che non riesce a dimenticare che il robot è privo di vera coscienza. Il film termina ambiguamente col ricordo di un amico d’infanzia che allo stesso modo sembrava presente anche se non lo era veramente; ma intanto i due amanti – donna e robot – si sono riuniti.

Simpatico anche se abbastanza prevedibile nel contrasto e nelle incomprensioni fra i due protagonisti, il film si perde nelle riflessioni filosofiche un po’ trite, con tanto di ode alla “infinita ricerca della felicità” che “ci rende umani”. Una nota a lato: bisogna probabilmente vedere un film tedesco come questo per trovare finalmente una 46-47enne — l’ottima Maren Eggert — protagonista di una storia sentimentale, visto che Hollywood preferisce quasi costantemente attrici più giovani.

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