Recensione su Il labirinto del silenzio

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Una fiction tv, ma anche tosta / 16 Febbraio 2016 in Il labirinto del silenzio

Un neoavvocato tedesco annoiato decide di processare i nazisti. Nazisti che la Germania, a 15 anni dalla fine del Reich, sono ancora parte del tessuto sociale tedesco e nessuno vuole parlarne.

Prodotto di qualità televisiva, che stinge il dramma con una storiella romantica. Ma il dramma rimane: la Germania che cerca di riprendere a vivere nonostante il senso di colpa insostenibile, intervistando i superstiti di Auschwitz, nome che per i tedeschi non aveva ancora alcun significato.

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