Il viaggio di Capitan Fracassa
/ 19907.131 votiFrancia. Una compagnia di attori è in viaggio per Parigi. Tra loro vi è anche Pulcinella (interpretato da Massimo Troisi). Squattrinati, gli artisti decidono di portare con loro il giovane Barone di Sigognac, rimasto orfano. Per Il ragazzo, unitosi così alla carovana in viaggio alla volta della corte del Re, è un’esperienza unica e importante. Sostituirà uno degli attori, purtroppo morto, recitando il personaggio di Capitan Fracassa. Girato in studio è tratto da un famoso romanzo d'appendice di Théophile Gautier pubblicato nella seconda metà del XIX secolo. Vince, nel 1991, tre Nastri d’Argento e tre David di Donatello. È stato inoltre presentato, sempre nel 1991, in concorso al 41° Festival internazionale del cinema di Berlino.
jossi ha scritto questa trama
Titolo Originale: Il viaggio di Capitan Fracassa
Attori principali: Massimo Troisi, Ornella Muti, Vincent Perez, Emmanuelle Béart, Jean-François Perrier, Ciccio Ingrassia, Toni Ucci, Remo Girone, Marco Messeri, Claudio Amendola, Massimo Wertmüller, Lauretta Masiero, Tosca D'Aquino, Giuseppe Cederna, Mariangela Giordano, Renato Nicolini, Patrizia Sacchi, Naike Rivelli, Lucio Rosato, Tommaso Bianco, Mostra tutti
Regia: Ettore Scola
Sceneggiatura/Autore: Furio Scarpelli, Ettore Scola
Colonna sonora: Armando Trovajoli
Fotografia: Luciano Tovoli
Costumi: Odette Nicoletti
Produttore: Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Franco Committeri, Luciano Ricceri
Produzione: Italia
Genere: Commedia, Azione
Durata: 127 minuti
Dove vedere in streaming Il viaggio di Capitan Fracassa
Con i suoi fondali palesemente dipinti, i suoi dialoghi lunghi e il tipico intreccio di storie d’armi e d’amore, la pellicola di Scola è cinema che si trasforma in teatro. Porta sullo schermo una commedia al cui interno è recitata un’altra commedia. Una meta matrioska che offre uno spaccato storico sulla Commedia dell’Arte in quel del Seicento, seguendo l’odissea di una compagnia di attori sospinta verso sogni di gloria parigini. Al suo seguito un giovane nobile squattrinato che, indossando la maschera di un Goldoni, troverà infine proprio nel teatro la felicità.
L’attenzione alla messinscena (pur nella sua voluta artificiosità) è certosina. Bellissime le musiche di Armando Trovajoli, votate perlopiù a tonalità malinconiche. Maestoso un Massimo Troisi il cui Pulcinella domina la scena, nel doppio ruolo di narratore e narrato.
Una pellicola sospesa nel tempo, in perenne bilico tra due forme d’arte.
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