Alla fine guardabile ma nulla di che. / 23 Giugno 2018 in Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave

Dopo “lo strano vizio della signora Wardh” Sergio Martino riprova a cavalcare l’onda del successo che quel film gli ha regalato proponendo di nuovo un giallo(questa volta una rilettura di uno dei più inquietanti racconti di Edgar Allan Poe, “Il gatto nero) dalle forti componenti erotiche ma questa volta il lavoro gli riesce maluccio, causa soprattutto una sceneggiatura poco credibile e confusionaria.
Alla fine si può anche guardare ma non è nulla di che. Agli uomini piacerà sicuramente viste le grazie in bella mostra per tutto il film delle due protagoniste, Edwige Fenech e Anita Strindberg.
p.s. c’è una scena che sarà poi ripresa da Stanley Kubrick in “Shining”
p.p.s Enrica Bonaccorti nei panni di una prostituta è credibile quanto me nei panni di una pornostar.
p.p.p.s La cesoia della censura si è abbattuta un bel po’ su questa pellicola.

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