Gli manca qualcosa / 31 Luglio 2022 in Il talento di Mr. Ripley
E’ un bel thriller psicologico che affonda nel drammatico, ma ho la netta sensazione che il romanzo di Patricia Highsmith abbia una marcia in più (sebbene per ora non l’abbia letto) perché, stando alla critica al film letta qua e là, nella versione cartacea il personaggio di Tom è molto più cinico e freddo.
In questa versione il killer sembra quasi “forzato” a fare quello che fa in preda a dei raptus (paura, dolore, senso di abbandono) e più che un geniale manipolatore sembra più uno sociopatico insicuro e complessato fortemente aiutato dagli eventi (il fatto che né la polizia italiana, ritratta qui con i soliti stereotipi americani sulla nostra inefficienza e approssimazione, né gli amici vicini a Dickie si accorgano che troppe cose non quadrano attorno alla figura di Tom, fa a lungo pensare e toglie realismo alla pellicola). Un personaggio ambiguo e sgradevole che dopo una vita passata a sentirsi una nullità trova il modo di sembrare qualcosa di più, ma è come se il film non andasse più a fondo di così, lasciando presagire che prima o poi la fortuna del protagonista si esaurirà e lui dovrà fare i conti con l’oscurità che si porta dentro.
Buonissime interpretazioni del cast, anche della Paltrow, attrice che di solito non mi piace molto. Ottime scenografie e costumi.