Recensione su Il Settimo Sigillo

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Vince l’attore o la trama? / 16 Febbraio 2016 in Il Settimo Sigillo

Film d’altri tempi, purtroppo oggi una pellicola del genere non esisterebbe e quindi nostro doveroso obbligo tentare durante l’intera ora e 1/2 di viaggiare e predisporci alla fine degli anni 50, riuscirci penso sia impossibile per la maggiorparte di noi e quindi andiamo a trattare e commentare cio’ che spicca:
Lo scopo dell’idea, dopo la morte, cosa avverrà?
Il terrore riesce a non farci distogliere lo sguarda da una paura antica e immortale, quindi “il faro sulle cose della vita” riesce a ben porsi su quest’idea, che pero’ tutti affrontiamo a nostro modo, quindi cosa ci espone a farci piacere l’opera di Bergman?
Il protagonista e la morte, una partita a scacchi che significa piu’ di quanto vorremmo.
Posso dire con certezza che se il film intero si fosse basato sui discorsi dei due veri protagonisti della storia, sarei rimasto impalato allo schermo apprezzandolo anche di piu’, certe vicende, seppur d’atmosfera, distolgono lo sguardo dalla purezza del messaggio, macchiandolo di un’epoca storica che già eccheggia nell’aria sin dai primi minuti di film.

1 commento

  1. Riccardo Antonangeli / 1 Febbraio 2018

    Sono proprio le vicende collaterali a far meglio risaltare il gioco degli scacchi con la Morte.

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