12 Recensioni su

Il segreto dei suoi occhi

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Argentina, terra di artisti / 17 Gennaio 2018 in Il segreto dei suoi occhi

Grande film. Angoscia strisciante che esplode nel finale, un poco atteso ma non per questo meno agghiacciante. Otima ricostruzione dell’epoca, in una Argentina schiacciata da Videla ma non sottomessa che cerca il riscatto inseguendo la verità. Sempre ottimi Darín e Francella.

Il segreto è negli occhi dell’altro / 28 Marzo 2016 in Il segreto dei suoi occhi

Film poco (o per nulla) pubblicizzato, scoperto personalmente per caso e che grande amico il “caso”, delle volte. La trama sembra delle più banali, salvo nascondere un segreto, enorme come un macigno. Forse l’unica nota debole è il rapporto sentimentale fra i protagonisti, anche se diventa campo sul quale è stato possibile creare un personaggio così “assetato” di giustizia, ma allo stesso tempo incapace in tutto il suo universo personale.

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Dolce e terribile / 16 Novembre 2015 in Il segreto dei suoi occhi

Sicuramente non andrò a vedere il remake hollywoodiano. Mi è bastato riempirmi gli occhi della grazia registica di Juan José Campanella e del magnifico duetto dei protagonisti, Ricardo Darìn e la bellissima Soledad Villamil. Una storia romantica e cupa, di una durezza squisitamente sudamericana; tra le tante cose belle una sequenza allo stadio – con ripresa aerea che finisce ravvicinata sugli spalti – che è un capolavoro.

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Perigliosi squarci oltre i quali scrutare. / 17 Settembre 2015 in Il segreto dei suoi occhi

Difficile etichettare ‘’Il Segreto dei suoi Occhi’’ come thriller dai toni drammatici, in quanto l’opera di Campanella è una congerie di più generi, che si traducono in altrettanti orizzonti di aspettative per gli spettatori, chiamati a scinderne i filoni.
Il film è tendenzialmente proteso a sorprendere, generalizzando a volte negli epiloghi, ma non risulta nel complesso banale o ridondante, soprattutto nei concetti; astrazioni che trovano la loro naturale essenza negli occhi, indagatori e rivelatori. Ed è in essi che si cela la retorica di base della pellicola, nonché la sua amara morale.
Da qui la sete di romanzare, di dare un tocco di atipicità ad una storia che all’apparenza ha una piglio documentaristico, come sottolineato dallo stesso caratterista principale, sospeso nel tempo fra un caso irrisolto e un amore irrealizzabile.

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13 Gennaio 2013 in Il segreto dei suoi occhi

Ottimo thriller; una storia incalzante ambientata nei tempi bui dell’Argentina che stupisce continuamente e mischia bene sentimenti e azione.

25 Agosto 2012 in Il segreto dei suoi occhi

Oscar 2010 come miglior film straniero, pubblicizzato in Italia più o meno NIENTE. Se non me lo avesse consigliato un amico non ne avrei MAI sentito parlare.
E poi uno deve sentirsi sfracassare le palle per mesi su Avatar

2 Giugno 2012 in Il segreto dei suoi occhi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Davvero un ottimo film, solido e intenso.
Sceneggiatura di ferro, regia di grande impatto e fotografia molto affascinante. Forse l’unica pecca sono le interpretazioni: ho trovato buono Darin, mentre la protagonista un po’ monoespressiva, sinceramente.
Alcune scene davvero di grande impatto: quella dell’inseguimento allo stadio, che ho apprezzato anche per il fascino che suscita tutto il folklore del calcio (quello argentino in particolare) ad un’appassionata di questo sport come me; e poi la scena del pre-finale, scioccante.

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3 Febbraio 2012 in Il segreto dei suoi occhi

Morale: alla fine l’amore vince…
Ma il film è anche molto altro. Il genere è molto difficile da definire però la storia è veramente affascinate e piena di intrighi. Però è molto bello e godibile. Si vede molto volentieri e alla fine anche se forse banale è molto piacevole. Si passa dal thriller al romanticismo al poliziesco con una facilità estrema.
Bello, bello.
Da vedere.

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19 Novembre 2011 in Il segreto dei suoi occhi

Una storia di trucida cronaca è il pretesto narrativo per raccontare i tormenti personali di un uomo che coltiva un profondo senso della giustizia.

Interessanti tutte le sottotrame portate avanti dalla narrazione e belli i continui colpi di scena, anche se la conclusione della vicenda Benjamìn/ Irene ha il sapore un po’ eccessivo del fotoromanzo. La storia dell’amicizia tra il P.M. e Sandoval, invece, è splendida ed i siparietti tra i due sono davvero godibili: volutamente o meno, sdrammatizzano la cupezza del racconto. E poi Guillermo Francella, con quegli occhiali ed il ciuffo riportato, oltre ad ispirarmi una grande umanità, mi ha ricordato a più riprese la faccia simpatica di Eric Idle dei Monty Python.

Particolarmente bella la sequenza della fuga ambientata allo stadio, compresa la pregevole carrellata aerea sul campo e sugli spalti.

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Meraviglioso ! / 1 Agosto 2011 in Il segreto dei suoi occhi

Bellissima la trama, discretamente girato e coinvolgente: per che pensa che l’Amore esiste è davvero il bel film !

9 Marzo 2011 in Il segreto dei suoi occhi

E’ davvero un bel film in cui funziona tutto. C’è una sceneggiatura magnifica che amalgama i due piani temporali come un unico flusso di coscienza di Esposito, l’uomo qualunque che ha vissuto a cavallo della dittatura e per il quale il ricordo è quasi un’agoscia. C’è la storia d’amore che è un insieme di atti mancati e una storia giudiziaria che è un insieme di atti negati, di tentativi falliti, come se gli uni e gli altri fossero così tanto legati che l’impossibilità di sciogliere il nodo dell’omicidio portasse all’impossibilità di vivere l’amore.
Un omicidio efferato muove la storia, la sua soluzione è nascosta nello sguardo dell’omicida, ma non solo, lo sguardo di tutti rivela la vera essenza di ognuno, gli occhi sono davvero qui lo specchio dell’anima e denuncia le emozioni e le passioni di ogni perona.
E’ un bel film che parla di giustizia guardando dentro la macchina burocratica, dove il lavoro del piccolo funzionario, l’intesa con il superiore, gli screzi con il capo fanno poi realisticamente una indagine. E quella giustizia è debole e indifesa, bisognosa sempre di un accudimento: basterà poco perchè venga aggirata, ignorata, poi, infine, totalmente soppressa.
Su tutti si staglia la figura di Sandoval burocrate ubriacone e irriverente, ma con un senso dello stato enorme, quel senso dello stato che è senso di giustizia e verità che quasi tutti perderenno di lì a breve in Argentina. Figura perfettamente delineata e interpretata che attraverso i fumi dell’alcol riesce a guardare dentro l’animo di tutti, dentro i limiti, le emozioni, le passioni di ciò che è l’uomo, forse proprio perchè non mente a se stesso

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17 Febbraio 2011 in Il segreto dei suoi occhi

Premio Oscar 2010 come Miglior Film Straniero, questa pellicola è impossibile da classificare in un genere: thriller, storia di un amore mai dichiarato, storia di un’amicizia, denuncia di un periodo buio della storia dell’Argentina, tutto amalgamato alla perfezione. La sceneggiatura incede lentamente, alla maniera sudamericana, e tocca temi molto delicati e difficili con raffinatezza rara.

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