Un Mario Bava minore ma meritevole / 3 Dicembre 2017 in Il rosso segno della follia
Lavoro meno riuscito di Mario Bava ma che si lascia guardare con piacere grazie a uno stile registico che seduce per il suo stile elegante e raffinato, le sue inquadrature a effetto, i suoi notevoli flashback e la sua bellissima fotografia.
La sceneggiatura però non è particolarmente brillante nonostante l’idea iniziale sia interessante(la storia vista sotto il profilo dell’assassino) ma il ritmo è lento e troppo framezzato e inoltre la scelta di virare verso la ghost-story l’ho trovata poco convincente.
L’interpretazione dell’attore protagonista, il bellissimo e affascinante Stephen Forsthy, è incolore così come lo stuolo di attrici intorno a lui.
Un Mario Bava decisamente in tono minore ma tutto sommato meritevole di una visione per il suo grandissimo talento registico.
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