Solita storia di formazione, ma Apatow lavora bene sui personaggi / 28 Aprile 2022 in Il re di Staten Island

“Solita” storia di formazione assai prevedibile che, però, Judd Apatow punteggia di buone caratterizzazioni (di ambienti e, soprattutto, personaggi) che, per me, hanno valso la visione del film.

Il minutaggio (che supera di poco le 2 ore) è un po’ eccessivo, ma il film si sviluppa e srotola bene, arrivando a un finale coerente e pienamente rassicurante.
Bel casting (en passant, guardando i titoli per assicurarmi che quello comparso di sfuggita in una scena fosse Machine Gun Kelly, ho scoperto che ne fanno parte anche la figlia di Apatow, Maude, e una sorella di Timothée Chalamet, Pauline), bella colonna sonora, buoni sentimenti e qualche bella risata. Bene così.

P.s.: Steve Buscemi che, qui, ha un ruolo da non protagonista, è davvero un pompiere. Ha prestato servizio a New York, nei primi anni Ottanta, e, poi, si è offerto volontario subito dopo il crollo delle Torri Gemelle, l’11 settembre 2001.

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