15 Dicembre 2011
Triste ma essenziale. Non è un film lento ma segue i ritmi di un’esistenza travagliata, quella di un ragazzino abbandonato dal padre egoista e costretto a passare attraverso le critiche fasi di sfiducia, bisogno di attenzione e di amore che ogni adolescente in questa situazione cerca. La maturià passa attraverso la durezza dell’esperienza ma lo spiraglio di positività lasciato intendere dalla figura della parrucchiera c’è ed è concreto.
E’ una pellicola sobria e realistica, non disfattista ma sincera. Di quelle che non si perdono in frasi ridicole, in sceneggiature pompose, ma che per quello che ha da dire arriva al nocciolo.
Recensione da Oscar
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