Recensione su Il racconto dei racconti - Tale of Tales

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Lento / 17 Settembre 2015 in Il racconto dei racconti - Tale of Tales

Di norma non ho nulla da ridire sui film lenti, ma questo lo è eccessivamente. Il trailer è bello, il film… be’, alla fine ti chiedi: “embé?”.

6 commenti

  1. Stefania / 18 Settembre 2015

    Domandona: al termine della lettura di una favola, solitamente ti domandi (o ti sei domandata): “Embè?” 🙂

    • NoName / 18 Settembre 2015

      Se è scritta male e/o non ha significato, sì. E quando succede, a quei racconti do sempre un giudizio negativo.

  2. Stefania / 18 Settembre 2015

    Allora, non so se ho capito: il film di Garrone non ti è piaciuto perché è lento o perché è scritto male?

    • NoName / 18 Settembre 2015

      Trovo che sia scritto male. Ma non avendo letto il libro da cui è tratto il film, non posso dire se la colpa è del regista che ha omesso delle cose, o dell’autore.

      • Stefania / 18 Settembre 2015

        Penso non sia uno di quei casi in cui deve esserci necessariamente completa attinenza con il libro perché la storia funzioni: Lo cunto… è quasi un pretesto 🙂
        Generalmente, nella sua cinematografia Garrone parla di ambizioni e desideri e, qui, su tutti prevale quello del cambiamento: ha scelto tre storie tra 50 fiabe (tante sono quelle della raccolta di Basile) quelle che meglio aderivano al suo progetto e che tra loro venivano accomunate da questo senso della mutazione e dalla cecità che occulta il senso del raziocinio quando il desiderio diventa ossessivo.
        Penso che, soprattutto in questo senso, il film -proprio a livello narrativo- funzioni.

        • NoName / 18 Settembre 2015

          Be’,se nel libro c’è il finale logico che nel film manca, potrei apprezzarlo più del film. Non sono quel tipo di persona che detesta un film che non è fedelissimo al libro – anche perché, ripeto, non l’ho letto -, altrimenti odierei Harry Potter, per fare un esempio. Solo, non mi sono mai piaciuti quei film che sembra vengano troncati e non portati ad una conclusione. Ovviamente son gusti: c’è a chi piace il genere, c’è a chi non piace 😉

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