Il quinto elemento

Film diretto da Luc Besson, Il Quinto Elemento è il classico esempio della fantascienza mixata alla commedia che andava molto di moda negli anni 90. Volutamente sopra le righe, spesso con scelte di personaggi che sembrano parodistici, la visione del futuro negli anni 90 era questo in sostanza. Il cast scelto è di alto livello, con Bruce Willis, Gary Oldman, Milla Jovovich e Ian Holm. La trama è abbastanza semplice e banale, soliti cliché dell’epoca, ma che si fa seguire bene, tra battute gag e sparatorie varie anche ben riuscite. Il film volutamente non si prende sul serio, e questo rende il tutto credibile nel suo modo di essere, sia personaggi grotteschi che altri che sembrano parodistici e macchiette, come il villain stesso di Gary Oldman. Bruce Willis è a proprio agio nel ruolo, Ian Holm anche molto positivo, e anche la stessa Jovovich. Menzione a parte per l’attrice, che è brava ma come spesso succede, anche in questo film, viene sfruttata principalmente per il suo aspetto fisico, mostrandolo spesso quasi integralmente, piuttosto che per le sue doti recitative. La Jovovich ci sta bene come personaggio che sa il fatto suo, che sa fare scene di azione, e vederla sempre sfruttata poco è davvero un peccato. In sostanza un buon film, che sa intrattenere, ha la sua impronta dell’epoca con i film di azione spesso resi anche come commedie e non prendendosi troppo sul serio, il che rende possibile ciò che si vede a schermo.

“hey, do you want to watch a movie with us?” “which one?” “the fifth element”

booooh, ma mi dicono che è un film di avventura, ambientato nel futuro, dico ok.

Titoli di testa…
BRUCE WILLIS…. Sorrido, m’immagino un die hard nello spazio
MILLA JOVOVICH…. mi scappa una risatina…capisco il genere.

1914, piramidi e un veneto che fa l’archeologo…direi quasi un veneto alpino, visto che poi vuole grappa….di Treviso!! Lì mi è scappata una risata con tanto di “ah! Treviso”, non credo che gli altri abbiano capito. E comunque secondo me c’è pure il tizio spaccone, un po’ teppista di Beverly Hills 90210..o com’era.

Poi arrivano dei pinguini extraterrestri fatti di metallo…con un culone enorme…eheheh
Finisce il prologo.

300 anni dopo ecco Bruce Willis biondo ossigenato che guida un taxi.
Ecco una Milla Jovovovich seminuda con i capelli alla Cyndi Lauper che parla una lingua che è tutta un “yakatakamaka ….babooom”

Of course i due si innamorano e Milla non è altro che il quinto elemento, che eliminerà il male supremo…un pianeta che più lo bombardi e più cresce.

Poi ci sono due tipi di cattivi: quelli con la faccia da maiale che possono mutare forma e un lontano parente di Hitler, che però ha optato non per il baffetto, ma un pseudo…sottolabbro. Capelli unti di lato.

Ma il bello arriva quando devono andare a recuperare le pietre dei 4 elementi, in un hotel…e devono chiedere di La Diva! E allora la copertura per questa missione segreta è ovviamente essere presenti al programma radio di uno svitato urlante e bzbziante. (Che poi l’avevo trovato nella classifica de “i 10 personaggio fastidiosi”)

Ma dove si trovano questi 4 sassi?! “Dentro di me…”dice La Diva prima di morire…e Bruce Willis pensa anche a qualche significato filosofico….e poi che fa?! Infila una mano nella pancia de La Diva….nel vero senso della parola, squarcia il foro della pallottola ed estrae questi 4 cosi. SCHIFO.

Vabbeh, poi il mondo viene salvato a 60 km dall’impatto….. Congratulazioni Bruce, hai salvato la terra una seconda volta. Ma almeno qui non c’hai rimesso la pelle come in Armageddon e beh, non hai lasciato una figlia orfana, non c’è i don’t wanna miss a thing degli aerosmith..ci sei solo tu…che sbomballi in un’incubatrice con la Milla.

E io alla fine solo una cosa riuscivo a pensare “So nineties”

Un fulmine colpisca chi osa discutere sul fatto che un taxi nel futuro sia così pacchiano e chi osa chiedersi come mai un alieno metallico non riesca a correre! Così è e così dev’essere!
Un bellissimo film, divertente e stravagante. Stereotipi a iosa, alieni più umani di tanti veri umani e un tema narrativo che più scontato non c’è.
Nell’esprimermi per questa micro recensione non posso fare a meno che “vivacizzarmi” come bevendo acqua gassata da far lacrimare gli occhi. In un contesto urbano futuristico dove la civiltà si è sviluppata attraverso una verticale cementificazione e un inevitabile degrado si districa la storia di un’aliena che dovrà salvare il mondo. Tra scarafaggi teleguidati e cantanti tubolari aliene il film è veramente godibile, alla faccia di molti film fantascientifici dove mal riusciti tentativi di realismo distruggono le nostre vane speranze nel futuro.