Recensione su Il profumo della signora in nero

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28 Marzo 2015

Ho letto diverse critiche negative su questo film, critiche che, detto francamente, non condividio per niente.
Un film che deve sicuramente molto a due capolavori di Roman Polanski, “L’inquilino del terzo piano” e soprattutto “Rosemary’s Baby”(le analogie tra i due film sono parecchie, sia per quanto riguarda la storia che il personaggio interpretato da Mismy Farmer, una giovane ingenua, dolce, delicata e malinconica come lo fu a suo tempo Mia Farrow), ma a mio modesto parere il film di Barilli è molto più accattivante, affascinante e inquietante dei due film del regista polacco.
Il merito è tutto suo, di Barilli, che ha saputo mescolare alla perfezione thriller, horror classico con qualche punta di gotico, soprannaturale e splatter creando un film che crea nello spettatore una tensione palpabile e continua, grazie anche alle splendide musiche di Nicola Piovani che creano un’atmosfera a dir poco spettrale.
Una bella scoperta per me, che consiglio a tutti gli appassionati de generel thriller-horror made in Italy(Dario Argento prenderà parecchi spunti da questo film per il suo capolavoro assoluto, “Profondo Rosso”).
Un ultimo consiglio: date un’occhiata particolare al finale, uno tra i più belli e macabri che abbia mai visto.

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