6.5 / 23 Aprile 2012 in Il principe del deserto

Jean jacques Annaud si conferma regista di altri tempi, legato ad un cinema d’avventura che a il sapore del passato. Dopo “il nome della rosa”, “7 anni in Tibet” ed “il nemico alle porte”, porta sullo schermo l’eroica vicenda di un giovane emiro combattuto tra le spinte innovative del suocero e le contrazioni tradizionalistiche del padre.
Prodotto da Taraq ben Ammar è un film d’avventura ben girato, con buone scenografie e con un cast discreto (Banderas, Strong, Rahim e Freida Pinto), che non aggiunge nulla al genere ma neppure lo svilisce.
Non è “Lawrence d’Arabia” ma per chi ama le rievocazioni storiche ed il piacere moderato del cinema d’avventura non sarà una delusione.

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