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Il pasto nudo

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6 Marzo 2013 in Il pasto nudo

Dopo la bellezza di più di 20 anni sono riuscito a vedermi questo film.
Sarà l’attesa, sarà la curiosità, sarà che comunque nessuno me ne aveva parlato bene che dopo essermi tolto questo desiderio il risultato è stato misero.
Un viaggio nelle allucinazioni delle droghe, delle più folli visioni e confusioni della realtà tradotte in un film. Tanta mescolanza di situazioni, intrighi (veri o falsi che siano), paure sull’omossessualità inserite tutte nello stesso calderone. Per poi rimanere nella totale confusione. Il tutto condito con diversi insetti parlanti, alieni e macchine da scrivere decisamente molto particolari.
Esageratamente spinto verso l’eccesso della provocazione sulle allucinazioni delle droghe.
Era meglio se rimanevo con il desiderio di vederlo…
Bocciato.
Ad maiora!

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3 Novembre 2012 in Il pasto nudo

Signore e signori buona sera.
Prego, mettevi comodi, rilassatevi, perché ora vi narrerò una storia assolutamente (in)credibile.
ecco a voi il tormento e l’estasi messi a confronto con la dualità dell’uomo.
Finalmente anche tu hai scoperto
l’insostenibile leggerezza dell’ esser vivo
con l’ atroce conseguenza di aver capito di essere simile ad un tipaccio come Lou Ford ti avvii ineluttabilmente verso i quaranta.
BENE
ogni mattina ti svegli maledicendo la vita
e ingollando antidepressivi riesci miracolosamente a non farti saltare il cervello con la pistola che tieni(da reazionario quale sei) a portata di mano sul comodino accanto al letto.
e mentre la guardi pensi :”fanculo,oggi no,voglio vivere ancora un po’ ”
anche se sei ancora tutto scombussolato per gli incubi avuti la notte passata dove piangevi disperato davanti a tua madre dicendo di essere stanco dello stato delle cose
ma tu ci hai fatto l’abitudine perché a questo mondo a tutto ci si abitua
perché la tua forza e la tua fede sono in un immagine che ritorna più volte
che è quella di un bambino preso per mano dal padre in riva al mare
con le onde che placidamnete accarezzano i suoi piccoli piedi
e con essa il ricordo della tua infanzia così diversa ma in fondo simile alla sua che apparentemente è passata senza lasciare tracce
così spesso essa ritorna come d’incanto
e con lei il tormento
come quando prima di un temporale
ti capita sentire dentro
cieli sempre più neri
tuoni e fulmini che scuotono
la tua anima
per poi scrivere di questo
parole vuote
senza senso per gli altri

che non capiscono
il disagio supremo sublimato in un conflitto che tenta di piegarti al propio volere
di piccolo uomo
perché tu ti svilisci e non accetti le sconfitte
cerchi comprensione e empatia in ogni essere vivente
ma non trovi altro che apatia
e allora ti vien voglia di urlare
e speri vivamente d’incontrare
un pagliaccio di strada
che ti guarda e ascolta…

amico, non sei solo
sei in compagnia di tutto un mondo
sotterraneo
silenzioso che aspetta il salvatore
perché devi sapere che egli non è morto invano perché cammina tra noi
senza nascondersi
e ora quasi per magia mi sembra che sia proprio tu che ha scelto
per far divertire bambini che ridono felici accanto a padri
a loro volta tristi ma pronti a rispondere alla domanda che gli viene posta ogni volta
papà,perché il signore si trucca così?
“per sembrare felice,ma sai lui in realtà è triste e ne ha le palle piene di noi”
oh allora è un clown triste!
“no figliolo,non si chiama clown,ma pagliaccio,riocordatelo,pagliaccio!”
si papà,me lo ricorderò!
e così il prodigio continua
e le risate non soffocano i tuoi pensieri
le ore rubate dal lavoro
agli abbracci mai dati
e ai baci che una volta ricevevano ma che adesso sono svaniti come bolle di sapone nei tuoi sensi di colpa.
(e pensi) siate maledetti !
perché LORO ti castrano.
Ti annientano
“bastardi!”
li odi
e se invece li amassi?
cosa succederebbe?
ma tu no,NON PUOI!
non riesci a dimeticare
e allora fai fuoco
bang!
ecco
un pagliaccio in meno.
La folla scappa e tu (finalmente) ridi di gusto.
Il bambino guarda il clown morto senza battere ciglio
(e allora ti vien da pensare) “tale padre tale figlio”
e poi di colpo come sempre
ritorni
alla fine(inizio) della storia
e ora sapendo di essere libero
vivrai una nuova vita
amerai e sarai amato
ogni giorno sarà per te un evento speciale
ogni ora passata sarà difficile da sprecare
e così ogni minuto con Lei sarà indimenticabile
ed infine ogni domenica andrai a messa ringraziando Dio per essere vivo.
Così facendo
potrai sputare sulle nostre tombe.

Fine

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17 Agosto 2011 in Il pasto nudo

C’è un pò di tutto in questo film tratto dall’omonimo romanzo di William Burroughs e non è facile capire subito il senso di un film, che la sceneggiatura ha riportato ad una dimensione almeno approcciabile. C’è l’idea originaria del controllo dello stato sull’uomo, la potenza della droga sulla mente dello scrittore, la perversione dell’omosessualità (tema che ricorre in Cronenberg). Gli stili si alternano, dato che il film con un tono di ironia colta parte dal genere di spionaggio, per poi passare al gottesco ed al visionario, con tocchi di fantascienza da horror. Insomma, tanta carne al fuoco, che solo il tocco di Cronenber poteva rendere in maniera così vividamente perversa (la storia del culo che impara a parlare è un esempio sia del tema della mutazione caro al regista che del tema di base del libro).
Intelligente e raffinato, resta uno dei suoi film più conosciuti, anche se, a mio parere non il migliore.

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