Recensione su Il Mistero Dei Templari

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Grandi nomi, poca sostanza / 16 Dicembre 2016 in Il Mistero Dei Templari

Nicolas Cage in questo film “sembra” in parte Indiana Jones, in parte 007 e soprattutto (purtroppo) Roberto Giacobbo, vista la sua fissazione con templari, massoneria e simili. Nella fattispecie, è da sempre sulle tracce (grazie ai racconti del nonno, Christopher Plummer) del fantomatico tesoro dei templari. Viene tradito da un amico (Sean Bean) che con lui è alla ricerca di un’antica nave, trova indizi vari, gironzola per l’America, coinvolge una bella ed intelligente dottoressa degli archivi nazionali (Diane Kruger), ruba la dichiarazione, trova altri indizi, coinvolge suo padre (John Voight) e si mette nei guai con l’FBI, guidata da Harvey Keitel. Un miscuglione di generi insomma che non sarebbe neppure malvagio, se non fosse tirato troppo a lungo e non cercasse troppe teorie e situazioni inverosimili. Se non altro il cast d’alto livello tiene abbastanza, ma è proprio il film in sé che ha poco senso. Credo che neanche un regista di spicco avrebbe potuto fare più di così.

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