3 Aprile 2013
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
È belga, è a Liegi, piango. C’è il solito attore dei Dardenne sempre più adatto e consumato dai suoi ruoli, c’è della gente che non ce la fa e muore o scappa (ok, concesso, c’è poca allegria).
Ma quanto, quanto era Liegi, i fogli di giornale con cui si mostrano tappezzate le vetrine dei negozi chiusi erano gli stessi che leggevo io facendo colazione, mentre imparavo le parole dalle offerte dei supermercati GB. Basta, vado a piangere in un angolo.
Recensione da Oscar
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