Opera da restaurare / 5 Ottobre 2017 in Il grido

L’Antonioni della prima ora, quello che precede le sue opere più sperimentali ed esistenzialiste, era un bellissimo esempio di tardo neorealismo; la fotografia di Gianni Di Venanzio catturava qui l’atmosfera nebbiosa e languida delle terre piane tra Veneto ed Emilia-Romagna, con i commenti musicali al piano scritti dal maestro Giovanni Fusco, uno stile magicamente sospeso tra il bucolico e l’eclettico che rubacchiava un po’ al tradizionale, un po’ al jazz. Una solida prova per il virile Steve Cochran e le divine Alida Valli e Dorian Gray in una storia di possesso ed emancipazione femminile, con finale di amaro realismo che rischia però di esser frainteso per ammonimento morale. Un caposaldo del cinema italiano che circola con un riversamento abbastanza sgranato, meriterebbe un restauro.

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