Recensione su Il Gladiatore

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3 Dicembre 2013

Nonostante sia stato preso a simbolo della loro squadra da parte dei tifosi romanisti (solo perché la sua uscita ha, disgraziatamente, coinciso con l’anno del loro terzo scudetto), nonostante lo trasmettano in televisione quasi ogni anno, nonostante i tanti(e gravi) errori storici presenti, a me questo film continua a piacere…certo non è un capolavoro, ma trovo che sia pur sempre una pellicola di alto valore che riguardo sempre molto volentieri.
Basandosi su una sceneggiatura non propriamente perfetta(ho già accennato ai tanti errori storici) e a una scenografia completamente sballata(la sua sembrava più una Roma medioevale che di tardo Impero) il bravo(un tempo) Ridley Scott è riuscito a dar vita a un film ridondante, ben interpretato, un film da vedere senza pretese, con una colonna sonora indimenticabile (Zimmer ha superato se stesso), con degli effetti speciali ben realizzati e soprattutto con delle ottime interpretazioni da parte degli attori protagonisti: Russell Crowe è davvero molto bravo nella parte del valoroso generale(anche se l’Oscar mi è sembrato un po’ eccessivo, l’avrebbe meritato molto di più l’anno successivo per “A Beautiful Mind”), ma Joaquin Phoenix è semplicemente straordinario nella parte del viscido, infantile e borioso imperatore Commodo(un peccato mortale non avergli conferito l’Oscar)…molto brava anche Connie Nielsen, attrice a mio modesto modo di vedere piuttosto sottovalutata a Hollywood.
Un film che, nonostante i quasi quattordici anni trascorsi, riesce ancora a procurarmi delle forti emozioni, ma non lo reputo assolutamente un capolavoro a differenza di molti(ovviamente non mi riferisco agli utenti di questo social, ma a tante altre recensioni “da osanna” che ho letto altrove…).

8 commenti

  1. alex10 / 3 Dicembre 2013

    concordo @amestista
    per me il discorso su il gladiatore è simile a quello di titanic.
    un film carino con buoni attori (in parte) e buoni effetti speciali, stereotipato, lecchino e ridondante però.
    niente di eccezionale ma reso grande ingiustamente…strasopravvalutato ed osannato eccessivamente…dunque il voto scende anche perché è stato ingiustamente elevato a capolavoro e ciò mi fa leggermente odiare il film.

    P.S. per quale squadra tifi ??

  2. Amestista / 3 Dicembre 2013

    Non parliamo di Titanic, uno dei film piu’ sopravvalutati della storia del cinema(personalmente lo detesto…).
    Il gladiatore si, un tantino e’ sopravvalutato, pero’ riesce sempre a catturarmi in un modo o nell’altro(devo ammettere pero’ che buona parte del merito va all’interpretazione di Joaquin Phoenix, attore che amo moltissimo e che con il ruolo di Commodo ci ha regalato una delle sue interpretazioni piu’ belle…il dialogo finale con la sorella prima di scendere nell’arena a sfidare Massimo e’ da brividi…).

    P.s. sono juventina 🙂 e vivo a pochi chilometri da Roma, in mezzo ai romanisti. 🙂 😛 😀

    • alex10 / 3 Dicembre 2013

      lo sentivo lo sentivo !!!! ahahahahah
      sono anche io juventino e sono di napoli, quindi credimi è ancora più dura 😀

      concordo su phoenix e su crowe: pur bravo che sia il personaggio lo interpreta meglio in a beautiful mind 😉 😉

  3. Bisturi / 3 Dicembre 2013

    Questo è il classico film, e la classica sceneggiatura, che se messi in mano ad un regista inetto come Zack Snyder avrebbe potuto trasformarsi in una pacchianata storico fumettistica senza senso. Invece, un plot semplice ed accattivante, come è quello de “Il Galdiatore”, consegnato nelle sapienti mani di Ridley Scott, regista e uomo di cinema che la sa lunga, si è trasformato, seppur non in un capolavoro, in un gran bel film che si rivede sempre con piacere.
    Il regista fa quasi sempre la differenza ragazzi ed anche i bravi attori, Joaquin Phoenix e il grande Oliver Reed su tutti!

    • alex10 / 3 Dicembre 2013

      il regista è indubbiamente essenziale per il film…gli attori sono importanti perché devono rendere bene i personaggi (a parte le doti nella recitazione) ma il minimo che deve avere il regista (e sottolineo il MINIMO) è che sappia far interagire fra loro questi personaggi…
      e già solo questo è indispensabile per un film che si rispetti….ma i registi che veramente ci sanno fare con la cinepresa e che sanno gestirsi, cioè quelli veramente abili, ne sono purtroppo pochi.
      purtroppo o per fortuna…ci vuole una certa predisposizione e non poca classe 😉

  4. Amestista / 4 Dicembre 2013

    Uno juventino a Napoli? Hai tutta la mia solidarieta’! 🙂 🙂 😛 😀
    Bisturi hai scritto le mie stesse cose, anch’io la penso come te, probabilmente questo film, in mano a un altro regista, si sarebbe trasformato in un baraccone senza senso, ma cio’ non toglie che e’ un film gradevole, si, ma non di piu’, non e’ un capolavoro. 🙂

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