Il generale Della Rovere
/ 19597.651 votiGenova, 1944. Un truffatore, tale Bertone, si guadagna da vivere fingendosi un ingegnere con agganci presso i nazisti ed estorcendo denari alle famiglie degli arrestati dai tedeschi. Egli, in effetti, ha un contatto all'interno delle SS, ma, perdendo al gioco i soldi da restituire al suo complice tedesco, viene da questi fatto arrestare. Gli viene promessa la libertà se, sfruttando le sue doti di bugiardo, riuscirà a fingersi il Generale della Rovere, realmente nelle mani dei tedeschi, e a passare informazioni sulla Resistenza acquisite attraverso alcuni partigiani ed antifascisti in carcere con lui.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Il generale Della Rovere
Attori principali: Vittorio De Sica, Hannes Messemer, Vittorio Caprioli, Nando Angelini, Herbert Fischer, Mary Greco, Bernardo Menicacci, Lucia Modugno, Luciano Pigozzi, Kurt Polter, Giuseppe Rosetti, Kurt Selge, Linda Veras, Sandra Milo, Giovanna Ralli, Anne Vernon, Ester Carloni, Armando Annuale, Gianni Baghino, Baronessa Bazzani, Peter Boom, Clarissa Corner, Lina De Rossi, Ivo Garrani, Franco Interlenghi, Piero Pastore, Roberto Rossellini, Alessandro Tedeschi, Leopoldo Valentini, Vezio Natili, Aristide Catoni, Mostra tutti
Regia: Roberto Rossellini
Sceneggiatura/Autore: Sergio Amidei, Diego Fabbri, Indro Montanelli
Colonna sonora: Renzo Rossellini
Fotografia: Carlo Carlini
Costumi: Piero Zuffi
Produttore: Moris Ergas
Produzione: Italia, Francia
Genere: Drammatico, Guerra, Storia
Durata: 132 minuti
Dove vedere in streaming Il generale Della Rovere
Dal soggetto di parziale ispirazione autobiografica di Indro Montanelli, Rossellini trae l’ennesimo film ambientato durante il secondo conflitto mondiale, a quasi quindici anni di distanza da Roma città aperta. Di quest’ultimo condivide quello che è stato correttamente etichettato come lo “spirito assolutorio” nei confronti delle colpe italiane per il Ventennio e ciò che ne è comportato.
Su tale aspetto è anzi ancor più spregiudicato rispetto al capolavoro neorealista, in primis per l’episodio finale della “conversione” di Bardone/Della Rovere, infarcita di retorica patriottica e non del tutto convincente nel modo in cui matura.
Non è sicuramente demerito di De Sica, che interpreta superbamente il protagonista, confermando le sue doti di attore drammatico dopo una carriera (quella in ambito recitazione, ovviamente) prevalentemente incentrata sulla commedia. Alla sua altezza è il caratterista Hannes Messemer, nei panni del colonnello tedesco.
Una splendida fotografia in bianco e nero, restituitaci nel suo nitore dalle restaurazioni, e una regia controllatissima che cresce di intensità con il passare dei minuti, regalando a Rossellini il Leone d’Oro a Venezia, ex aequo con La grande guerra di Monicelli.
Due film così lontani (da un punto di vista artistico e stilistico) eppure così vicini nella capacità di fotografare virtù e debolezze degli italiani in tempo di guerra.
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