11 Recensioni su

Il diavolo veste Prada

/ 20066.71113 voti

Non capisco perché debba per forza mettere un titolo. / 19 Maggio 2020 in Il diavolo veste Prada

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Pensavo potesse essere semplicemente una commedia sciocca, invece nonostante si tratti di un film leggero ho trovato degli spunti interessanti. Ad esempio sulla difficoltà di districarsi tra i ritmi serrati di un lavoro disumanizzante e le relazioni interpersonali, in particolar modo quelle sentimentali, sulla capacità (o meno) del partner di sostenere la protagonista.
Non mi è piaciuto il subplot riguardante un tipo che ce prova con la Hathaway, che ho trovato poco interessante e non necessario, evitabile, e che di tanto in tanto spezza il ritmo del film, che per il resto è molto buono, veloce senza essere caotico. Ben montato.
Non mi ha convinto appieno neanche il finale in cui la protagonista lascia il lavoro, disapprovando la condotta del personaggio interpretato (divinamente) da Meryl Streep, facendo un passo indietro (idealmente), torna dal suo fidanzato, con cui aveva temporaneamente rotto, per scusarsi senza alcun motivo, mentre quest’ultimo procede con la propria carriera, cogliendo un’ottima opportunità di lavoro a Boston.
Tutto sommato, comunque, direi che il film ci mostri dei personaggi femminili abbastanza forti, anche se non sempre del tutto positivo (ma del resto questo è qualcosa di molto realistico). Il finale, in tal senso, l’ho trovato una sbavatura, ma potrebbe essere solo una mia interpretazione.

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16 Settembre 2014 in Il diavolo veste Prada

Commedia molto carina, l’ho rivisto 2-3 volte e mi diverte, nonostante non mi aspettassi chissà che cosa la prima volta che l’ho visto

Del tutto improbabile / 2 Aprile 2013 in Il diavolo veste Prada

Come fa questa, che non si intende neppure di moda a essere presa nella migliore rivista di moda? E come fa a vestirsi con i capi firmati più in, se non ha manco i soldi per le fragole? Quando trova uno che le da in regalo tutti quegli abiti?!
Fa un mutuo??
Pura fantascienza!

27 Gennaio 2013 in Il diavolo veste Prada

fino a dieci minuti dalla fine meglio del previsto. mediamente cinico e, ovviamente, super cool. emily blunt che si mangia ogni scena, come accade sempre.
il finale da martellata sui coglioni.

20 Gennaio 2013 in Il diavolo veste Prada

Questo film prende la sufficienza solo grazie alla grande interpretazione di Meryl Streep

13 Gennaio 2013 in Il diavolo veste Prada

Simpatica commedia americana, forse un po’ buonista nel complesso, ma che non annoia mai. Un po’ mediocre il doppiaggio italiano.

19 Ottobre 2012 in Il diavolo veste Prada

Dalla banalità del tutto salvo due cose: Meryl Streep e gli abiti.
Tutto il resto è noia.

29 Aprile 2012 in Il diavolo veste Prada

Adoro le due protagoniste che hanno fatto di questo film una commedia brillante!

21 Maggio 2011 in Il diavolo veste Prada

Il film non sarebbe nemmeno così male, una commedia leggera ambientata nel favoloso mondo della moda. Peccato che con il libro c’entri poco o nulla e abbia svilito anche quella poca sostanza che c’era. Ottime le protagoniste, non c’è che dire, ma consiglio a tutti (e tutte soprattutto) di leggersi il libro perché è davvero carino e ben scritto, con una Miranda molto peggio di come appare nel film.

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18 Aprile 2011 in Il diavolo veste Prada

Commedia frivola e simpatica che racconta del mondo della moda (o meglio della rivista principale che se ne occupa). Meryl Streep è un’ottima virago, antipatica e abbastanza insopportabile che tratta le sue assistenti peggio degli schiavi. Anne Hathaway è splendida nel ruolo dell’aspirante scrittrice che cerca di tenere duro nonostante il capo che si ritrova; si fa coinvolgere e ammaliare dal mondo della moda ma così rischia di abbandonare e trascurare i suoi amici. Brava anche Emily Blunt nel ruolo della prima assistente di Miranda che all’inizio disprezza Andrea xchè estranea al mondo della moda ma prima della fine avrà modo di apprezzarla. Come cast di contorno compaiono un fantastico Stanley Tucci (il più stretto collaboratore di Miranda che aiuta Andrea a muovere i primi passi nel mondo della moda) e Simon Baker (“The mentalist”) nei panni dello scrittore che cerca di portarsi a letto Andrea, Tracie Thoms (“Cold Case”) un’amica di Andy.
Morale: attenzione a non farsi catturare troppo dal lavoro xchè si rischia di trascurare amici e famiglia (che sono le cose più preziose che uno ha).

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4 Marzo 2011 in Il diavolo veste Prada

Commediola leggera leggera che funziona per la prima ora quando Meryl fa di tutto per essere glacialmente cattiva, perfetta nelle mosse, negli sguardi e soprattutto nelle labbra arricciate. Un’ora di ansia addosso con il continuo sbattere cappotti e borsette, chiamare le persone con altri nomi e fare richieste insensate. Sei lì soprattutto per capire come si fa ad avere le bozze di Harry potter, per poi non saperlo(l’assistente schiavizzata conosce un tipo che riesce ad avere il libro, ma noi volevamo sapere come fa lui e che cavolo!).
Il redattore gay almeno stavolta non è una macchietta, ma un professionista stritolato dal sistema.
Poi ,come nella peggiore tradizione della commedia americana, il buonismo la fa da padrone e perdi interesse e gusto. C’è una morale preconfezionata della serie non vendiamo l’anima la diavolo, di cui si fa molto a meno.
Ciò che mi ha colpito è la ricostruzione che la Meryl fa alla sua assistente goffa e grassa, taglia 44, ma soprattutto mal vestita e disinteressata alla moda e a quel lavoro in generale, della filiera industriale che sta dietro al suo dozzinale maglionaccio turchese, che ha storia e radici lì nell’alta moda.

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