Recensione su Il concerto

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Fantasmi e Blues Brothers / 18 Marzo 2011 in Il concerto

Un Blues Brothers dell’est con Tchaikovskij al posto del Blues e del Rock.
In missione per conto dei fantasmi del passato!
Un bel film, piacevole e all’apparenza leggero, in cui i protagonisti si trovano a confrontarsi con un mondo trent’anni dopo la caduta del comunismo (“Quelli mettono i soldi nel calcio, se ne fregano della musica. La musica si scarica gratis, non serve più, ci sputo sulla musica.”), un mondo che è cambiato senza di loro, che ancora vivono tra illusioni e delusioni.
Le scelte fatte influiscono sulla vita di tutti (Brežnev e la politica anti-ebraica che ha condannato il Maestro), ma la vita poi ti chiede il conto e viene sempre data la possibilità di rimediare agli errori del passato, affrontandone i fantasmi e cercando un riscatto.

1 commento

  1. lithops / 9 Aprile 2011

    Sono d’accordo su quasi tutto quello che hai ben esposto in modo così puntuale. Ma a me il film, nonostante degli indubbi pregi, non è che sia piaciuto tanto. Anzi In alcune parti l’ho trovato decisamente raffazzonato, sciatto e mal recitato, lontano dalla magia di Train de vie.
    I personaggi senza spessore (vere e proprie macchiette), la sequela (irritante) di luoghi comuni, il finale veltroniano, le pretese di denuncia (da commedia balneare)… alcuni dei difetti che mi vengono in mente a visione lontana.

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