Recensione su Il buono, il brutto, il cattivo

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31 Maggio 2011

Capitolo conclusivo di quella che viene definita la “Trilogia del dollaro”, probabilmente uno dei film di Leone che preferisco. Non concordo del tutto con la precedente recensione. A mio avviso non è bizzarro. Questo film è una vera pellicola western, come gli stessi americani raramente sono riusciti a fare. Il west era sporco e sudato come non lo è mai stato per gli americani. Non c’è buoni da un lato e cattivi dall’altro ma uomini cinici, violenti, rispettosi della vita qualche volta ma incantanti da oro e denaro quasi sempre.
Il film è infarcito di frasi passate ormai nell’olimpo delle citazioni. Gli attori sono meravigliosi. Chi con più presenza scenica, chi più serioso, chi meno loquace ma marmoreo nelle espressioni.
Il fiocco rosso a tutto il pacco è rappresentato dalla musica. La sola, unica musica del grande Ennio Morricone, passata anch’essa alla storia, insieme al proprio autore

4 commenti

  1. paolodelventosoest / 12 Giugno 2013

    che poi, “la precedente recensione” sono le parole di Stephen King 🙂

  2. alex10 / 17 Luglio 2013

    non ho mai visto una recensione in cui si fa una critica ad una precedente recensione
    anche se sei un gran bastardo…un po’ ti stimo…
    ancora mi doveva capitare questo tipo di esperienza

  3. laschizzacervelli / 17 Luglio 2013

    già, si tratta di un brano tratto dalla prefazione alla saga della ‘Torre Nera’, in cui King spiega che cosa lo abbia maggiormente ispirato nella creazione dell’universo in cui si muove il buon vecchio pistolero Roland di Gilead: tra l’altro forse da questo breve estratto non si evince a pieno, ma King adorava (e immagino tutt’ora adori) questo film, per cui non credo abbia usato l’aggettivo ‘bizzarro’ con un’accezione negativa 😉

  4. alex10 / 17 Luglio 2013

    non dovete aver paura di dire “hai detto una stupidaggine pkè king ti ha contraddetto” potete dirlo..
    stephen king rispetto a noi ha qualcosa in più…quindi quella frase la potete dire…

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