Bella storia, ottimi personaggi / 2 Novembre 2013 in Ikigami

In un giappone di un futuro prossimo al nostro, una legge prevede la morte casuale di alcuni cittadini compresi tra i 18 e i 24 anni per via di un dispositivo inserito tramite vaccinazione sin dalla tenera età e programmato per esplodere in un dato momento. Il tutto al fine di invogliare la popolazione a vivere la propria vita al massimo, garantendo al paese pace e prosperità. Kengo Fujimoto, un giovane venticinquenne giapponese, lavora per il governo. Il suo ruolo, nello specifico, è la consegna degli ikigami, le notifiche di morte destinate ai cittadini che hanno solo 24 ore di vita prima che esplodano i loro dispositivi.
Tratto dal manga di Motorou Mase (che io purtroppo non ho letto, ma spero di rimediare), questo lungometraggio si basa su una tematica sicuramente poco originale (il rapporto vita-morte e il sacrificio per il bene comune), ma esposta in maniera davvero notevole al pubblico, rendendo la pellicola, nel complesso, un prodotto egregio. Tra le cose più apprezzabili, oltre ad una sceneggiatura ben impostata, vi sono senz’ombra di dubbio i personaggi. Fujimoto, centro di tutte le vicende, costretto al ruolo di angelo della morte in giacca e cravatta, sebbene abbia una presenza di rispetto nella pellicola, sembra in parte quasi eclissarsi a favore delle vittime a cui egli è costretto a consegnare gli ikigami, autentico fulcro di un insieme di storie dal sapore amaro, dove la vita assume il paradossale e duplice ruolo di bene incommensurabile e strumento di sacrificio necessario. L’autore spazia apertamente in una manciata di racconti in cui viene mostrata la reazione delle persone di fronte alla notizia della loro futura ed inevitabile morte, fornendo un calderone di emozioni, reazioni e sensazioni estremamente vasto e riuscendo, nonostante il poco tempo a disposizione a caratterizzare egregiamente i numerosi personaggi presenti.
Lo spettatore vede la sua rappresentazione empatica in Fujimoto, costretto ad un compito ingombrante e che gli porta la voglia di ribellarsi a un sistema funzionale, ma che richiede un prezzo troppo alto da pagare, Egli è trascinato dalla sensazione di lacerare irrimediabilmente la sua umanità e non riesce a sopportare lo spettacolo crudele a cui persone incolpevoli e condannate dalla sorte devono partecipare.
Sicuramente una pellicola che vale la pena vedere.

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