Ne ho sentito molto parlare, e finalmente ho avuto modo di vedere Idiocracy. Titolo azzeccato, perfetta intuizione, sopratutto osservando la società e politica contemporanea. L’assunto iniziale del film è che contrariamente a quello che sosteneva Darwin, la razza umana è arrivata ad un punto di benessere tale che oramai la selezione naturale non favorisce il più forte, il più furbo o intelligente. Bensì il più idiota e conformista. Da questa teoria si dipana il resto della trama, ambientata in un futuro remoto, nel quale i nostri due protagonisti vengono catapultati per errore. I nostri eroi non sono che il risultato della mediocrità contemporanea, ma se raffrontati al futuro sono 2 persone eccezionali ben al di sopra della media. Da questa ottima premessa nascono una serie di gag che a volte riescono nell’intento, altre volte un po’ meno. Che cosa ha che non va questo film? Secondo me l’idea è stata sfruttata male, sviluppata nello stile della classica commediola americana: rassicurante. È un film simpatico, ma non così intelligente come vuol far sembrare in un primo momento. Comunque godibile per quattro risate e qualche momento di riflessione.
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