Recensione su I segreti di Brokeback Mountain

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I segreti di Brokeback Mountain
Regia:

Molto meno che mediocre / 14 Ottobre 2012 in I segreti di Brokeback Mountain

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Direi che “nulla” sia la parola chiave per descrivere questo film.
Nulla è veramente rilevante o determinante. Attori, fotografia, colonna sonora, dialoghi, trama… nulla. Heath Ledger e Jake Gyllenhaal recitano in modo quasi anonimo e il film scorre portandosi dietro la lentezza, la noia e, nel mio caso, anche un certo senso di irritazione.
Trovo aberrante che molti l’esaltino parlando di un’emozionante e intensa storia d’amore.
Abbiamo due cowboy che, bim bum bam, si scoprono omosessuali durante un lavoro estivo a Brokeback Mountain. Una volta finito, le loro strade si dividono portandoli a stringere legami con altre persone per mantenere una sorta di “facciata”, il tutto continuando a vedersi di nascosto. Per far questo quei legami sembrano passare in secondo piano e diventare quasi insignificanti. Per cosa? Per questo “vero amore”.
Capisco che sia ambientato nel ’63 e che costruirsi una “facciata” allora doveva essere una cosa quasi obbligata, ma non penso che per farlo fosse obbligatorio sposarsi, metter su famiglia e mandare tutto a puttane. È stato più “emozionante” (tra virgolette perché non è che mi sia emozionato, sia chiaro, è giusto per fare un paragone) il dolore provato dalla moglie (e madre) che la storia dei due.
In linea di massima per me il film è il manifesto dell’ipocrisia e del tradimento, non dell’amore.
Un’altra cosa che mi ha lasciato molto perplesso è stata la morte di Jack, spiegata al telefono dalla vedova. Ho avuto come l’impressione che al regista annoiasse fare la scena della morte di uno dei protagonisti.
Non si salva niente se non qualche paesaggio.

1 commento

  1. PartoDaOra / 15 Novembre 2014

    Quante sentenze! 😀
    Non credo che si sia rappresentato il nulla, qualcosa di scontato. Non è una storia d’amore semplice e banale. E’ la storia di due uomini che inaspettatamente si trovano davanti ad una realtà che mai avrebbero pensato gli appartenesse, e per quanto lottino per allontanarsene ci si ritrovano sempre dentro, anche se credono di esserne ormai fuori. E tutto si trascina per anni e anni, ma basta un solo incontro a distruggere un loro tentativo di continuare a vivere “normalmente”.
    Cosa significa, poi, che i ? Il fatto che creino una facciata per nascondersi fa capire come il loro legame, o amore se si preferisce, sia forte; se fosse stato un capriccio, una cosa da poco, un’avventura, non avrebbero sentito il bisogno di sotterrarlo così drasticamente. Invece loro cercano una seconda vita, fingendo di essersi convinti di aver trovato il loro posto nel mondo, proprio perché il loro legame è così forte, e lo spettatore non può che percepirlo.
    La morte drastica di Jack, poi, difficilmente credo possa essere sintomo di poca voglia di andare avanti da parte del regista. Non la mostra, forse, perché così rende più forte l’idea di distacco netto, non solo dalla vita quanto anche dal compagno. Infondo era quello che cercavano entrambi ma che non riuscivano ad ottenere.
    Detto questo, sicuramente il film può non esserti piaciuto, e non faccio “cazziatoni” a nessuno perché qui ognuno può esprimere la sua.
    Ciao 🙂

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