I sacrificati di Bataan / 4 Novembre 2016 in I sacrificati

They were expandable, loro erano sacrificabili, recita il titolo originale di questo film minore di John Ford, girato ed uscito nel 1945, pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale. Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e uno dei due attori protagonisti (Robert Montgomery) vengono ancora accreditati con il grado rivestito nelle forze armate (Ford era capitano nella U.S.N.R., la riserva della marina).
Il film è del resto un chiaro omaggio ai caduti, un ricordo delle vittime della guerra in un momento in cui l’euforia per la vittoria poteva far dimenticare, almeno a quelli che non erano stati direttamente coinvolti, il grosso tributo di vite umane che tale vittoria aveva richiesto.
Ed infatti il film si apre con l’ossequiosa dedica ai caduti del generale Douglas MacArthur, che comandava l’esercito statunitense nelle Filippine in quel fatidico 8 dicembre 1941, il giorno successivo a Pearl Harbor, in cui iniziò l’offensiva giapponese nell’arcipelago.
Ma They were expandable è anche un omaggio allo spirito di sacrificio che un Ford iper-patriottico ritiene insito nel carattere dei soldati americani.
La perdita delle Filippine fu una delle più dolorose sconfitte della storia militare statunitense del Novecento e ricordare palesemente tali fatti in un film è un riconoscimento non così scontato, in un cinema che per anni aveva sfornato principalmente film di propaganda utili a far arruolare volontari, far investire i cittadini nei war bond e incitare la resistenza nei Paesi oppressi.
Insieme a Montgomery il protagonista è l’attore feticcio di Ford, John Wayne, impegnato in una storia d’amore con la bella di turno Donna Reed e in un finale un po’ retorico ma di quelli che tanto piacevano nella Hollywood dell’età classica (il divo che prova a sacrificarsi, mettendo in mostra tutta la propria generosità, ma che alla fine viene ritenuto troppo importante per farlo e si salva).

Leggi tutto