Recensione su I 400 colpi

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Adesso ho capito a cosa si ispira la serie “Il collegio”… / 25 Gennaio 2021 in I 400 colpi

Recupero l’esordio di Truffaut con ritardo micidiale, ma d’altronde per i recuperi aspetto sempre il momento propizio. Che non arriva quasi mai.

Non ho molto da dire se non che ammiro il coraggio (e il gesto artistico) dell’autore di esporsi in prima persona e confrontarsi con la direzione di bambini, arrivando all’apparente paradosso di controllare un bambino che deve interpretare un incontrollabile e confuso te stesso. Un cortocircuito che dà sia al giovane Jean-Pierre Léaud la possibilità di sfidare i propri limiti, sia al maturo François Truffaut di codificare l’ipocrisia borghese in termini semplici, a misura di innocenza, e in linguaggi cinematografici invece nuovi e sofisticati, necessari a esprimere l’incontinenza di questa “scoperta”: il re è nudo e non ci sono più scuse che tengano.

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