Da vedere / 13 Settembre 2016 in I più grandi di tutti
Molto carino, tenero e divertente!
I Pluto, rock band di provincia, tornano insieme dopo quindici anni e i fasti di un passato che prometteva successo a livello nazionale.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: I più grandi di tutti
Attori principali: Claudia Pandolfi, Alessandro Roja, Corrado Fortuna, Marco Cocci, Dario Cappanera, Frankie hi-nrg mc, Franz, Catherine Spaak, Claudia Potenza
Regia: Carlo Virzì
Sceneggiatura/Autore: Carlo Virzì, Andrea Agnello, Francesco Lagi
Colonna sonora: Carlo Virzì
Fotografia: Ferran Paredes
Produttore: Carlo Virzì, Paolo Virzì, Giorgio Algranti, Ferdinando Bonifazi, Marco Cohen, Fabrizio Donvito, Lorenzo Gangarossa, Benedetto Habib
Produzione: Italia
Genere: Commedia, Musica
Molto carino, tenero e divertente!
Alla fine il giudizio resta sospeso perchè alcune trovate sono buone altre un pò banalotte !
Ovviamente scherzo, questa è la mia prima recensione che faccio qui sul sito, e di certo non è negativa, mettiamolo subito in chiaro.
Devo dire che sono veramente pochi i film italiani negli ultimi anni che mi trasmettono un barlume di speranza sul nostro cinema.
Eh sì, perché il cinema italiano oramai produce solo pochi tipi di film: il drammone, il cinepanettone/cinecocomero, la commedia facile.
Tra i film italiani usciti negli ultimi dieci anni, quei film che mi fanno sperare, così ad occhio, citerei Santa Maradona, Arrivederci Amore Ciao, Piano 17, Happy Family e I più grandi di tutti (ce ne saranno anche altri, ma a memoria mi vengono in mente questi per primi).
Torniamo al film, appena finito di vedere, in mente a me l’ho subito definito:
Una piccola chicca del panorama cinematografico italiano.
L’ho trovato fatto molto bene, il film procede fluido in ogni suo elemento: presentazione dei personaggi, riunione del gruppo, eccetera eccetera, fino alla conclusione.
Concordo in parte con la recensione di artemisia1593: parte un po’ moscio (ma neanche come ci si potrebbe pensare), e poi si ripiglia alla grandissima.
Personalmente mi sono divertito molto nel vederlo, e non ho minimamente sentito la durata superiore di poco all’ora e mezza; se fosse durato due o tre ore magari non l’avrei manco avvertito.
VOTO? 8!
Magari sarò esagerato, ma essendo il voto personale, non vedo perché avrei dovuto dargli solo 7.
P.S.: lo consiglierò a diversi amici
La prima parte, che dovrebbe essere divertente, è un po’ moscina e sa un po’ di deja vù (la parlata livornese, il protagonista imbranato e sfigato, l’operaio, ecc.). La seconda invece più commovente e nostalgica è meglio riuscita in particolare la scena finale del concerto.
Non ci sono citazioni.