Recensione su I mercenari 3 - The Expendables

Ha un sapore costantemente meta, questo action dedicato ad un gruppo di duri con un gran bisogno di compensazione che fatica ad accettare di essere il passato, dei “ferri vecchi”, abbandonati dalla struttura a cui appartenevano un tempo, qualcuno si annoia perché non riesce più a trovare un lavoro (Banderas), qualcuno ormai sembra essersi defilato, ricoprendo un ruolo da consigliere più che da combattente (Schwarzenegger), a una certa Harrison Ford ricorda persino Han Solo, e il cerchio si chiude. E l’antagonista? Uno che prima era un leader di quel sistema a cui ora ha voltato le spalle (Gibson).

Insomma, sento i dialoghi (francamente non eccezionali, ma nessuno si aspetterebbe una scrittura eccellente in un film simile) e sembra che siano gli attori, non i personaggi, a parlare di se stessi. Questa è tipo l’unica cosa che ho apprezzato.

Per essere un film corale, o forse sarebbe più appropriato definirlo affollato, l’ho trovato un po’ troppo Stallone centrico. Peccato.

Il resto l’ho trovato per lo più noioso.