Questione di prospettive / 3 Dicembre 2019 in Dov'è il mio corpo?

“Dov’è il mio corpo” è un film d’animazione tratto dal libro “Happy Hand”, pubblicato nel 2006, di Guillaume Laurant.

La storia è semplice, una mano che fugge da un frigorifero in un laboratorio medico e attraversa tutta la città per trovare il suo legittimo “proprietario” affrontando una serie di vicissitudini che sarebbero davvero spaventose se fossimo piccoli come una mano.
La prospettiva della mano mozzata ,nel presente, è alternata con dei flashback a volte in bianco e nero(quando il protagonista è un bambino) a volte a colori(quando il bambino è un adolescente) che funzionano come dei tasselli di un puzzle e, con molta chiarezza, ricostruiscono tutti gli eventi che hanno portato all’amputazione di questo arto.
La colonna sonora di Dan Levy, che ci accompagna per tutta la durata del racconto, è pura poesia che dona al film un’aura magnetica e melodrammatica.
Non ho staccato gli occhi dal televisore per tutti gli ottanta minuti.
Profondo e riflessivo.

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