Recensione su Sono la bella creatura che vive in questa casa

/ 20164.135 voti

Che noia / 31 Ottobre 2016 in Sono la bella creatura che vive in questa casa

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

E’ un insuto dire che un thriller horror. E’ stato noioso a dei livelli terribili. Di cosa muore l’infermiera di paura? Polly allora esisteva davvero visto che il fantasma esiste? potevano dare delle spiegazioni.

6 commenti

  1. Stefania / 9 Novembre 2016

    La mia teoria: il fantasma di Polly “esiste” e la casa è affollata da tutti gli spiriti delle persone che vi sono morte all’interno e che, quindi, la popolano, occupando piani diversi dell’esistenza, probabilmente non interferendo l’uno con l’altro: il fantasma dell’infermiera (morta di paura, sì), per esempio, visita anche il passato, il piano temporale in cui vive la scrittrice da giovane.
    Detto questo, concordo sul fatto che è un film molto noioso.

  2. dolceluna / 12 Novembre 2016

    Non sò cosa dire, io ho visto solo quello di Polly. Forse ero talmente smaronata che non mi sono resa conto di altre presenze? puoi ben dirlo. Conosco uno che anche lui lo guardava quella sera lì, e si è addormentato davanti alla TV, non è proprio lo scopo di un horro/trhiller -.-

    • Stefania / 13 Novembre 2016

      L’ “altra presenza” è quella dell’infermiera, che, una volta morta, va a “visitare” la scrittrice nel 1960, all’epoca della stesura del romanzo su Polly.
      Tutti gli spiriti (Polly, l’infermiera e, forse, la scrittrice) continueranno ad infestare la casa, “disturbando” i nuovi inquilini (nell’immediato, la famiglia con bambini).
      Per quanto non mi sia piaciuto e l’abbia trovato un film discutibile, il discorso sulla genesi di una casa infestata mi ha ricordato molto la storia raccontata nel romanzo (che, invece, ho apprezzato tantissimo) Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson 🙂

      • dolceluna / 13 Novembre 2016

        Ok, allora voglio cercare il libro. E grazie per avermi detto che esiste. Aesso che leggo, mi sono venuti in mente tutti, la trama comunque non era poi male secondo me.

        • Stefania / 13 Novembre 2016

          Lo trovi edito da Adelphi: ti avviso che si tratta di un horror particolare. La Jackson aveva uno stile “atmosferico”, giocava molto con le sensazioni e le suggestioni: Stephen King la ama molto, ma i loro stili sono profondamente diversi 😉

          • dolceluna / 14 Novembre 2016

            Grazie anche per questa nota. Poi ti farò sapere cosa ne penso.

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