Amabile disincanto allampanato / 21 Marzo 2019 in Selvaggi in fuga

(Sei stelline e mezza)

Taika Waititi mi sta simpaticherrimo, merito di What We Do in the Shadows (2014).
Benché meno originale e spiazzante di quel divertente mockumentary, questo Selvaggi in fuga è un film gradevole in cui i buoni sentimenti non sono rappresentati in maniera stucchevole, ma con un amabile disincanto allampanato che riconduco proprio a Waititi.
In realtà, la matrice narrativa originaria è il libro Wild Pork and Watercress (1986) di Barry Crumb (1935-1996), un autore neozelandese (come Waititi) diventato famoso per i suoi romanzi illustrati che raccontano con ironia le sue (dis)avventure in mezzo alla natura.
Mi sa che Waititi e Crumb sono molto affini nei toni e il risultato è una simpatica storia di formazione con un sottotesto fortemente drammatico ambientata in una cornice naturale mozzafiato come quella delle foreste della Nuova Zelanda.
Devo dire che Sam Neill, co-protagonista al fianco del giovane Julian Dennison, sta benissimo con la barba da montanaro.
Bella colonna sonora, in cui compaiono anche Nina Simone e Cohen.

Leggi tutto