Recensione su Hugo Cabret

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La magia e l’attrazione / 1 Marzo 2012 in Hugo Cabret

La sufficienza è doverosa, perchè non si può negare un 6 politico a un film che omaggia il poliedrico genio artistico di Méliès. Ma questa è l’unica ragione: la nostalgia per un mondo magico, condensato in pochi tableaux, ora soppiantato da un montaggio frenetico che raramente riesce a raccontarci qualcosa di nuovo, nonostante i potenti mezzi. Perché il cinema è magia, ci insegna Méliès, ma soprattutto attrazione; e se gli effetti speciali e il 3D possono forse, in parte, sopperire all’ingegno del prestigiatore, pittore, regista, attore, inventore e poeta dell’immagine Méliès, all’assenza di attrazione difficilmente possono porre rimedio.
Indubbiamente affascinante il sogno nel sogno nella realtà di Hugo, dove l’incombere del treno sembra così reale da farci dimenticare l’artificio cinematografico, giustificando chi di fronte al treno dei Lumiere o allo sguardo e alla pistola di Porter rabbrividiva per davvero. Ottima interpretazione di Ben Kingsley, con quegli occhietti psicotici e visionari.

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