Recensione su Hugo Cabret

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27 Gennaio 2013

Sono entrata in sala senza aspettative. Sapevo già che il libro da cui è tratto il film non è la solita roba alla Scorsese, tutt’altro semmai, un libro e un film per famiglie.
Detto questo , Scorsese fa il suo lavoro, ma manca la scintilla. Il comparto tecnico è eccellente ( la candidatura alla scenografia a Dante Ferretti è meritata), il 3D non è la solita presa per i fondelli ( anche se odio l’effetto che ha sui colori della pellicola) e gli attori fanno un buon lavoro. Pecca un po’ la sceneggiatura, nei dialoghi sempliciotti e nella storia pretestuosa. Se fosse stata concentrata di più su George Melies mi sarebbe piaciuto molto di più, perchè l’invenzione del cinema fantastico e degli effetti speciali è davvero sorprendente.

1 commento

  1. io credo che scorsese si stia appiattendo su di una necrofilia cinefila che lo fa appiattire sulle posizioni di tarantino e altri; questa rinuncia a GRIDARE qualcosa (come faceva lo scorsese di un tempo) per giocare con il proprio giocattolo, per vivere solo della memoria altrui, fa appiattire un maestro come fu il regista di new york, sulle banalalitài di un tarantino e di quegli altri scalza cani che usano il cinema come fosse una cosa solo loro e per loro. e questo, per uno che ha sbattuto la propria rabbia e disillusione e sarcasmo in faccia ad un pubblico sbalordito, quello degli anni ottanta e novanta, ha un che di senile (nella accezione più dolente del termine)

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