Recensione su Lost River

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Gosling prova, non va… / 31 Gennaio 2017 in Lost River

L’esordio di Ryan Gosling come regista, è, almeno a mio parere, davvero insulso. Questo film, onestamente, non l’ho proprio capito (un po’ come Solo Dio Perdona -anche se questo anche molto meno-, mi sa che Ryan ha preso spunto da quell’esperienza). Comunque sullo sfondo di una cittadina disastrata, a pezzi, vediamo la storia di una madre che deve pagare in qualche modo il debito sulla sua casa (Christina Hendricks) che accetta a colpo sicuro uno strano, a dir poco, lavoro. Intanto il figlio (Iain De Caestecker) campa vendendo il rame ricavato dalle tubature delle case distrutte della cittadina, che veramente cade a pezzi. Ma deve vedersela con il “bullo” locale (Matt Smith) e, insieme all’amica vicina di casa (Saorsie Ronan) scopre la verità o quello che è su un passaggio oltre il fiume, che lo porterebbe lontano da quel luogo assurdo. Io sinceramente continuo a dire che ci ho capito poco. Un film veramente atipico, dovrebbe essere un thriller, ma incorpora moltissimi elementi mai ben definiti, e proprio questo è il difetto secondo me, non arrivi proprio a capo di nulla con il passare del tempo, mentre all’inizio parecchia curiosità c’era, soprattutto nel capire un po’ meglio la situazione generale. Ma poi passa e di fatto ti restano impressi solo la bella Eva Mendes e l’undicesimo Doctor Who più rintronato (e cattivo) del solito; e poi c’è anche Ben Mendelhson (Krennic in Rogue One tanto per dire un ruolo recente). Sul cast non si può dire nulla, perché comunque ci sono nomi abbastanza importanti e non sfigurano, però è un po’ poco. Gosling, a me non mi hai proprio convinto, ma magari sono solo io che non ho capito il film. Boh.

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