Telenovela banale, piena di stereotipi / 2 Agosto 2022 in House of Gucci
Sarò lapidaria: questo film è una baracconata che non ha nulla da dire in ambito cinematografico.
Ridley Scott (ma che gli è preso?) e chi per lui hanno manipolato a proprio piacimento fatti ampiamente documentati, con un totale spregio delle cronache (un elemento che, volendo, potrebbe anche passare in secondo piano, dato che il film “si ispira a”, ma sono stati usati nomi e cognomi incontrovertibili che non avrebbero dovuto concedere simili margini di manovra), per creare una esilissima storia mal articolata che sfiora solo in superficie il tema dell’ambizione personale.
Il film è poverissimo nella struttura narrativa, nei dialoghi, nella caratterizzazione dei personaggi, nella ricostruzione storica e d’ambiente.
Tolto lo sfoggio di costumi e scenografie d’interni straripanti, di House of Gucci non resta niente.
Il film di Scott non è una satira, non è un dramma, non è una storia d’amore, non è una commedia (si ride per gli esiti grotteschi delle interpretazioni e non per la meccanica della sceneggiatura): è una telenovela banale, di bassa lega, piena di imbarazzanti stereotipi culturali.
