Hook - Capitan Uncino

Il regista, il maestro Steven Spielberg porta su schermo la fiaba di Peter Pan in chiave moderna. La pellicola, con un cast eccezionale, mantiene l’anima fiabesca del personaggio Peter Pan, risultando un film per famiglie molto per bambini. Il cast vanta nei protagonisti assoluti Dustin Hoffman e Robin Williams, accompagnati da Julia Roberts e Bob Hoskins, con un cameo anche di Gwyneth Paltrow. Ottima prova sopra le righe dei due protagonisti, soprattutto un Dustin Hoffman in gran forma. Effetti speciali non eccezionali e in alcuni punti non proprio sufficienti, costumi ben fatti, con una nota di merito per il personaggio di Uncino. Colonna sonora ben scelta, ed una trama abbastanza interessante anche se con qualche pecca che alla fine non mina il risultato finale. Nonostante la parte iniziale del film sembri essere un film adatto a tutti, dopo un po’ si percepisce la direzione fiabesca e infantile che prende la pellicola. Hook è un film diretto per un pubblico molto giovane, fiabesco e può far storcere il naso per questa scelta, data i primi minuti di film che davano l’impressione di aver di fronte una storia di Peter Pan per un pubblico più maturo. Il risultato è sicuramente sopra la sufficienza, anche se da l’impressione di capolavoro mancato, perché molti spunti, molto materiale della pellicola è di notevole livello. Il difetto più grande del film, è proprio la sua anima troppo fiabesca, che di fatto rende alcune scelte dei personaggi quasi inspiegabili per un pubblico maturo. Si hanno scene quasi prive di senso, combattimenti molto altanelanti e privi di mordente. Il risultato finale risente di questo mix tra fiabesco e film più maturo, data anche forse alcune incongruenze a livello di trama e degli eventi del film. Resta godibilissimo per tutti, e resta un cult importante degli anni 90, forse con un pochino più di attenzione sarebbe stato un capolavoro.

In questa rivisitazione originale della leggenda di Peter Pan, Robin Williams ci immerge in un’esperienza commovente e nostalgica perché rievoca una sfida che tutti noi affrontiamo ogni giorno: quella di mantenere la coerenza con noi stessi, di legare ieri, oggi e domani senza dimenticare ciò che siamo stati. Attraverso la metafora che la vita adulta di Peter presenta, il film vuole insegnarci che a rendere straordinaria l’esistenza è proprio la capacità di mantenere la spontaneità tipica della fanciullezza, seppur con responsabilità più elevate.

Per approfondimenti: http://www.artesettima.it/2018/03/10/hook-leterna-infanzia-dei-pensieri-felici/

Non mi piaceva molto neanche da piccino, e, avendolo appena rivisto, posso dire che Hook è con ogni probabilità il film meno riuscito di Spielberg. Uno spreco, considerando il cast impiegato, ma va anche detto che il personaggio di Peter Pan non è il mio preferito, la storia è tirata troppo per le lunghe e, sì, è proprio in un film del genere che si può parlare del buonismo spielberghiano fine a se stesso. In pratica, comunque, Peter Pan (Robin Williams, simpatico e se non altro molto adatto appunto a Peter Pan) è cresciuto ed ha dimenticato quello che era. Ora è sposato, ha due figli, e pensa solo al suo lavoro di avvocato. L’occasione di un viaggio a Londra per trovare la nonna della moglie, guarda caso Wendy (Maggie Smith, esatto, ci ho fatto caso per la prima volta che è la McGranitt) cominciano a scatenare il passato di Peter. Uncino (Dustin Hoffman, fantastico come sempre, ma i miracoli non li fa nemmeno lui) rapisce i suoi bambini, e l’incapace Peter dovrà trovare il modo di riprenderli, e di riuscire anche a ricordare e tornare così Peter Pan. Sarà aiutato da Trilly (Julia Roberts) e dai bambini sperduti, a cui capo c’è una specie di milanista asiatico punkettone (praticamente avevano visto il futuro del calcio, taglio di capelli a parte). Comunque poco da dire, la storia non prende, è veramente troppo smielata per poter attecchire. Non è toccante sul serio come E.T., non è drammatico come Close Encounters, e l’azione vorrebbe prendere un po’ di comedy da Indiana Jones, ma fallisce malamente in tutto. Restano impressi giusto le belle performance dei protagonisti, ma ripeto, è un film molto scarso per essere di Spielberg. Quanto al resto del cast, nota di merito per Bob Hoskins che è Spugna e poi c’è tutta una serie di comparsate di gente famosa, da Gwyneth Paltrow a Glenn Close ad addirittura Phil Collins. Boh, magari sarò io che non sono mai stato troppo preso da questa storia, ma per me è davvero scarso..

Un film che ha influenzato intere generazioni, e che dovrebbe continuare a farlo!
Robin Williams perfetto nel ruolo del “bambino che non vuole crescere”, col suo sorriso e quella sua allegria ha dato un volto vero a Peter Pan. Bravissimo Hoffman nei panni di Capitan Uncino e tutto il contorno è una miscela di emozioni come una fiaba, con attimi davvero memorabili.
Julia Roberts da il suo grazioso volto a Campanellino, ma sinceramente ha una parte fastidiosa e quasi antipatica. Pirati, navi, bambini sperduti, foreste incantate… Rivedetelo, e se non l’avete ancora visto fatelo. Una fiaba.
7,5