Zhāng Yìmóu, alla sua prima opera, apre le porte del cinema cinese al resto del mondo / 21 Luglio 2016 in Sorgo rosso

Il primo film di Zhāng Yìmóu è tratto dal romanzo più celebre dello scrittore premio Nobel per la letteratura Mo Yan.
Un’opera prima più che dignitosa, in cui i colori regnano sovrani (e in particolare, ovviamente, il rosso), con una fotografia eccellente che regala alcuni scorci paesaggistici davvero spettacolari.
Il monocromatico è protagonista della parte iniziale e del finale, degno anticipatore della trilogia di Kieslowski.
È una storia che non sfugge ad una certa velata retorica politica di regime (e non solo per il colore), ma ciò non gli proibì di riscuotere un grande successo internazionale, con la vittoria dell’Orso d’oro al Festival di Berlino. È anche il primo film della Repubblica Popolare Cinese distribuito in Italia: l’apertura al cinema dell’Estremo Oriente sarà rafforzata dalla fortuna che quest’ultimo avrà nei festival nostrani, in primis quello di Venezia, che proprio a partire da quegli anni diventerà un vero e proprio ponte tra le culture cinematografiche occidentale e orientale (e proprio Zhāng Yìmóu vincerà ben due volte il Leone d’oro).

Leggi tutto