Recensione su Hobo with a Shotgun

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7 Settembre 2013

E’ povero.
E’ un senzatetto.
Ha un solo sogno, quello di trovare dei soldi per comprare un tagliaerba ed avviare la sua attività.
Capita nella città sbagliata al momento sbagliatissimo. In un luogo dove vige la regola “Occhio per occhio, dente per dente”, cosa può fare un barbone ? Fra stupri, rapine, pedofilia, sfruttamento della prostituzione, traffico e spaccio di stupefacenti ecco che Hobo diventa Hobo with a shotgun. Pellicola che non lascia nulla e soprattutto che non dice nulla ma con un antieroe di tutto rispetto. Ecco l’antieroe sfigato, quello che non ha più un posto nella società o che non lo ha mai avuto, quello con pochi sogni, semplice ma che non li vede realizzarsi. L’unica cosa che salverei è proprio la persona, la maschera, il costume HOBO.
Insomma da nullità a barbone armato di fucile, agendo da solo ripulisce la città dai lestofanti.
Lestofanti ? Era dal 1492 che non si usava questo termine.

Un discreto film per passarci una serata “birra e salsiccia” (l’alternativa a birra e pizza) .
DonMax

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