Film atipico, inquietante e insolitamente lungo per il genere horror. / 1 Settembre 2018 in Hereditary: Le radici del male
Film atipico, molto inquietante e con una durata insolitamente lunga per un film di genere horror.
Ari Aster si prende tutto il tempo necessario per mettere in scena tutti i disturbi mentali, i disagi e le problematiche dei protagonisti, coinvolgendo lo spettatore in un turbinio di immagini terrificanti, passando da una elaborazione del lutto a un vero e proprio incubo demoniaco ed esoterico.
L’atmosfera che si respira è buia e malsana e ti tiene costantemente in ansia, come in previsione di un orrore che non tarda a materializzarsi e a travolgerti con le sue terrificanti scene di forte impatto visivo.
Il senso di malessere ti perseguita per tutto il film e devo dire che ti rimane incollato anche dopo la visione.
Per me insieme a “Sinister” uno dei migliori horror degli ultimi anni, un horror d’autore con tanti simbolismi da decifrare(per me necessita di una seconda e anche di una terza visione per essere compreso nella sua interezza, ci sono alcune cose che non mi sono chiare per niente).
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