21 Marzo 2013
Lento da morire, ma questa è una caratteristica comune a tutti i film di Eastwood come regista…la lentezza narrativa può piacere o meno a seconda dei gusti, ma in questo film si fa sentire un po’ troppo e il ritmo diventa pesante soprattutto verso la fine. La trama non è niente di che, banale, già vista e rivista, si poteva fare di più e meglio.
Recensione da Oscar (2)
A me i film lenti piacciono (vabbé, poi dipende quali), ma questo l’ho trovato contenutisticamente vuoto e mi è stata antipatica la lentezza perché rendeva il tutto così macchinoso che bisogna sforzarsi per apprezzarlo, quel tutto: uno sforzo non ripagato.
film poco riuscito, ma l’umanismo di Eastwood merita sempre una sufficienza.
Il problema è che, secondo me, qui c’è davvero poca umanità e molta teologia…
una teologia così sfacciatamente popolana tanto da risultare schiacciata verso la commedia umana?
Certo. Hai mai letto la Bibbia? E’ proprio questo.