Recensione su Lei

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Una storia “semplice” / 27 Gennaio 2014 in Lei

In un futuro non troppo lontano, la tecnologia è arrivata a compiere passi da gigante, grazie alla creazione di intelligenze artificiali fortemente avanzate. Esse infatti sono in grado non solo di soddisfare i semplici bisogni umani, ma riescono anche a provare, tramite esperienze dirette e non, emozioni e sentimenti variegati. Il film racconta le vicende di Theodore, uno scrittore di lettere solo e depresso.
Sia sul grande che sul piccolo schermo, l’idea delle macchine sempre più somiglianti all’uomo è stata una tematica trattata più e più volte. Dov’è, però, che prende le distanze questa pellicola di Spike Jonze? Banalmente, nella semplicità della sua narrazione, sperimentale quanto poetica.
Sulla locandina si può leggere “A Spike Jonze Love Story” e questa è infatti la sintesi perfetta del film: il regista vuole raccontare una storia d’amore diversa, una vicenda che nel nostro presente non può essere possibile, ma si diverte ad ipotizzare che in futuro potrebbe succedere davvero. Jonze non fa la morale su quale sia la forma d’amore giusta o sbagliata, perchè appunto a lui interessa soltanto raccontare la sua storia. La sua critica si muove semmai nella condizione dell’uomo, divenuto ormai schiavo della tecnologia moderna e incapace di prendere in mano le redini della sua vita. Non è tanto la macchina ad essere vicina all’uomo ma l’esatto contrario. L’uomo è ormai un essere freddo, coccolato dalla facilità di ottenere conoscenza, comunicazione e bisogni al punto da aver perso quasi tutta la sua condizione umanistica. A testimone di ciò, vi è la figura di Theodore. Il suo lavoro è quello di scrivere lettere su commissione, perché ormai, in questo futuro prossimo, l’uomo ha perso la sua comunicabilità come essere umano ed ha deciso di nascondersi dietro l’ausilio delle macchine.
Un film poetico e delicato, con un Joaquin Phoenix bravissimo a reggere praticamente da solo il peso della scena e una Scarlett Johansson che, seppur limitata a prestare esclusivamente la sua voce, riesce ad essere una presenza egregia nella pellicola.

2 commenti

  1. andrewstark84 / 11 Luglio 2014

    a mio avviso uno dei migliori film dell’anno…

  2. Francesco / 11 Luglio 2014

    Si, può starci tranquillamente 😉

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