21 Marzo 2014
Solitudine ed inconsistenza analizzata attraverso infiniti spazi e parole : conversazioni profonde, colonne sonore ricolme di malinconia ed inquadrature spente , dal sapore amaro-quasi irreali.
Non è fantascienza , è una realtà a cui l’uomo potrebbe avvicinarsi a proprie spese senza neppure il tempo materiale di comprendere cosa stia accadendo -è così, del resto, che Theodore si innamora follemente di ciò che non c’è, non esiste e non potrà mai esistere.
Il mondo attorno a lui, in continua evoluzione, perde contatti con il concreto per lasciarsi andare ad un’astrattismo idealizzato e fatto di tutti i più reconditi desideri.
Un’intimità magica che si viene a creare non solo tra Sam e Theo ma tra noi tutti e la loro storia -un’empatia fuori dal comune che spezza le rigide catene culturali a cui siamo abituati.
Un’esplosione per ogni dettaglio : dall’interpretazione alle voci (Scarlett da lasciare a bocca aperta), dalle riprese alle tonalità, dalla colonna sonora ai silenzi.
Non la solita pellicola sull’amore, non la solita commozione : è in grado di lasciare una voragine.
Un 9 più che meritato.

Penultima riga da incorniciare.
Bellissima recensione.
Ti ringrazio e, a proposito di recensione, concordo sulla tua riflessione quanto alla sensibilità dello spettatore.
La pellicola,in base ad esperienze e grado di empatia, riesce a dare sensazioni completamente differenti e, addirittura, risultare davvero noioso per alcuni. -quindi sì, assolutamente, è da comprendere.