Recensione su Hellboy

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WHAT THE HELL / 5 Novembre 2019 in Hellboy

I produttori la sanno troppo lunga. Scottati dall’aver guadagnato appena 260 milioni al fronte di una spesa di 109, hanno pensato bene di togliere il giocattolo Hellboy dalle mani paffutelle di Guillermone, per rebootare (termine perfetto visto quanto è indigesto) la saga con un capolavoro dal costo di 50 milioni che ne ha incassati quasi 45. STRATEGHI.

Senza far scattare il confronto con il dittico di DelToro(se non altro per misericordia cristiana), Hellboy 2019 è un film misero che tenta di fare le cose in grande.
La trama si regge sul nulla e non fa altro che mettere assieme alcune situazioni già rappresentate nella saga a fumetti (di cui sono fan) senza però conferirgli una coerenza narrativa. Scritto davvero male. Non c’è una battuta degna di essere menzionata e non c’è una sequenza, e dico una, da lustrarsi gli occhi.
Di positivo c’è solo il tentativo di essere più esteticamente affini all’oscuro universo cartaceo di Mignola. Però l’assenza di contenuto lo fa scadere nel più bieco dei fan service.

Neil Marshall è un ragazzo simpatico ma onestamente è dai tempi di “The Descent” che ho smesso di seguirlo.

Effetti in CGI da seggiolate negli occhi.

La mia speranza è che questo filmaccio porti ad un vero e proprio “Hellboy 3”.

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