Recensione su Hellboy

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Il voto sarebbe un 6.5 / 12 Agosto 2020 in Hellboy

Reboot (o remake) della serie di Guillermo del Toro tratto dai fumetti di Mike Mignola.
Nei secoli bui (intorno al 500 d.c.) la malvagia Regina di Sangue (Milla Jovovich) scatena una piaga mortale in Inghilterra,
ma Re Artù con l’aiuto di Merlino e soprattutto della spada Excalibur riescono a fermarla smembrandola in vari pezzi portati
in luoghi remoti del paese.
Ai giorni nostri troviamo Hellboy, membro del B.P.R.D. (Ufficio per la ricerca e difesa del paranormale), che si trova a Tijuana in Messico per trovare un collega scomparso.
Film meno avvincente e interessante rispetto ai due di Del Toro, soprattutto Hellboy mi ha convinto meno forse anche per il doppiaggio (voce non adatta al personaggio) molto meglio Ron Perlman;
il film parte con Hellboy già cresciuto e conosciuto e solo tramite un flashback scopriamo la sua origine e il suo rapporto con il padre adottivo, il professor Broom (Ian McShane). Anche il rapporto con Alice (Sasha Lane) è narrato solo con un antefatto;
il film ha comunque un buon ritmo anche se forse viene messa troppa carne al fuoco visto che tutti sembra vogliano morto
Hellboy. Forse il personaggio è più ironico rispetto a Ron Perlman (alcune battute abbastanza divertenti).
Nel resto del cast da citare Daniel Dae Kim (Lost e Hawaii-Five-O) nei panni di un agente del B.P.R.D. con cui Hellboy si
ritrova a lavorare/collaborare.

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