Garbata eleganza in Technicolor / 28 Febbraio 2016 in Il cielo può attendere

(Sei stelline e mezza)

Commedia leggera ed elegante con cui Lubitsch ha sperimentato, per la prima volta e con evidente entusiasmo, le gioie del Technicolor.
L’azzeccato garbo delle situazioni e dei dialoghi compensa una certa mancanza di consequenzialità degli avvenimenti (per esempio, la fuga della moglie di Enrico è un vero fulmine a ciel sereno, soprattutto per lo spettatore) e l’irresolutezza di un paio di personaggi (il cugino Alberto, su tutti).
Di questa pellicola resta impresso il brio di alcuni dettagli sottilmente esilaranti, come gli abiti eccessivi, il naso improponibile della signora Cooper Cooper, cantante lirica che, esibendosi, induce allo starnuto, o alla reiterata battuta materna: “Si può sapere da chi hai preso?”.

Interpreti eccellenti, da Don Ameche alla radiosa Gene Tierney, passando per un caratterista di lusso come Charles Coburn.

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