Recensione su Headspace

/ 20055.65 voti

Lo spazio agghiacciante della mente / 16 Gennaio 2022 in Headspace

“Headspace”: il protagonista è un giovane che, in modo del tutto involontario, si accosta ad un mondo infernale. E’ tormentato da visioni spaventose, da atroci emicranie e da facoltà mentali che non riesce a controllare. I neurologi non sono in grado di aiutarlo: scambiano le sue esperienze per allucinazioni, per deliri. Solo un filosofo, esperto di poteri psichici, comprende che il ragazzo è perseguitato da presenze stigie, ma non sa consigliargli come liberarsene, così… Mi ha colpito una frase pronunciata dallo specialista: “Non si tratta di colpa; si tratta di destino”. Ognuno ha la sua moira. Possiamo e dobbiamo combattere il Male in tutte le sue forme, ma non sappiamo se lo sconfiggeremo. Finora siamo stati vinti. E siamo anche stanchi di lottare…

Potente metafora del film è il gioco degli scacchi, allusione alla partita che giochiamo contro il fato, una partita in cui, prima o dopo, subiremo lo “scacco matto”. Pochi sanno che l’espressione “scacco matto” deriva dalla lingua persiana e significa “il re è morto”. Non importa quali siano le nostre mosse, anche le più accorte e meditate: la Tyche è segnata.

Lascia un commento