Religione e stregoneria / 16 Aprile 2017 in Häxan

Più che un film, un documentario. Più che un documentrio, un’esperienza.
Difficile definire questa pellicola dandogli una connotazione.
In Häxan, viene mostrata, tramite una fedele ricostruzione di alcune scene, la storia dell’inquisizione e della stregoneria medievale.
Ciò che realmente impressiona, anche a distanza di quasi un secolo, è come siano avvenute tali ricostruzioni.
Una figura maschile con la testa da caprone, ricoperta di peluria, riceve baci sui glutei da donne che mostrano la fedeltà nei suoi confronti; vengono mostrate nudità, simboli sacri calpestati, strani intrugli preparati con animali e neonati sacrificati, in rituali occulti.
Per quanto si sia consapevoli della messa in scena, con i filtri di luce, le ombreggiature e la verosimiglianza delle sequenze, il film genera inquietudine, come se si stesse assistendo ad un’opera appartenente ad un’altra dimensione, che al di là della propria fede religiosa, fa apparire tutto profondamente sbagliato.
Ancor più sconcertante sapere che il film fa riferimento ad episodi realmente accaduti, tratti da testi e documenti che vennero rinvenuti.
Rimane comunque un’esperienza difficile da sostenere, che richiede grande interesse per le tematiche proposte.

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